Sono un po’ come armadilli e un po’ draghi sinuosi le nuove opere che Jacqueline Ryan con The Scottish Gallery ha presentato a Collect. Il drago braccialetto in particolare rivela appena la sua origine marina grazie allo smalto color “French blue” che nasconde sotto le sue squame. Quando lo si indossa ci tiene a mantenere le sue onde, i suoi colpi di coda lasciando intravedere la bellezza del suo colore. Si dimostra docile attorno al polso: non “morde”, non graffia grazie agli angoli smussati delle sue scaglie.

Altro piccolo flash fotografico, come promesso ieri. L’artista in questione è il portoghese Edgar Mosa, animo “boscaiolo”, lavora con il legno tagliato in modo da mostrare tutti i suoi cerchi per non fare mistero di tutti i suoi anni. Si serve a volte dell’effetto madreperla verdastro di grandi conchiglie o di piume per enfatizzare l’impatto scenico (e palco-scenico) delle sue collane, qui presentate dalla galleria olandese Louise Smit.

Le grandissime collane che fanno scena e attirano lo sguardo sono esposte, quasi come installazioni, appese al muro degli spazi di molte gallerie qui a Collect. Vi propongo due artisti, due gallerie, senza tanti commenti. Il primo artista che vi presento è il tedesco Axel Russmeyer, presentato dalla londinese Electrum Gallery. Russmeyer è un patito delle sfere ed è bravissimo nel costruirle con qualsiasi materiale gli capiti sotto mano! Qui sotto vedete la collana-globo di pasta (anellini e ruote per la precisione). Sopra, una versione coloratissima con bobine di filo….

Ci siamo, Collect apre al pubblico domani (oggi solo l’inaugurazione). Quest’anno per quanto riguarda l’Italia due gallerie partecipano all’evento. Di Alternatives (ormai veterani della fiera) vi ho parlato nei giorni scorsi e ora è la volta della galleria di Antonella Villanova di Firenze alla sua “prima volta” a Collect. Non vi resta che leggere quello che ci racconta a proposito di novità, attese, “filosofia” e progetti. La sua galleria specializzata in arti applicate è nata da poco, circa un anno mi sembra, una bella sfida in un momento di crisi…

Vi potete immaginare che essendo in territorio britannico, moltissime siano le gallerie targate UK a partecipare a Collect. Infatti è così. Alcune di esse sono specializzate solo in gioiello contemporaneo (ve ne parlerò nei prossimi giorni) altre in arte applicata contemporanea in generale. Io, per l’intervista che segue, ho scelto quella di Adrian Sassoon – tra le più quotate a livello mondiale – che si occupa anche di “antico” (porcellane di Sèvres, per esempio), ma che ovviamente a Collect porta solo la sezione contemporanea. Come leggerete, le idee nel campo…

Gli olandesi sono molto forti in gioiello contemporaneo: su un territorio relativamente piccolo sono dotati di quattro gallerie importanti, tutte presenti a Collect. E sono soprattutto maestri nella provocazione. Le loro scelte estetiche spesso pescano in un vocabolario che ha più a che vedere con termini come “rottura”, “shock”, “originalità” piuttosto che “ornamento”, “armonia”. E hanno, devo dire, un grande senso dell’umorismo. Qui di seguito l’intervista che ho fatto qualche giorno fa a Rob Koudijs, proprietario della omonima galleria di Amsterdam, che vuole essere un punto di riferimento di giovani…

L’impressione che ho avuto andando a trovare Rita e Andrea della galleria Alternatives per avere un assaggio delle novità che porteranno a Collect è che quest’anno – forse più degli altri – gli artisti proposti e le opere siano davvero molto diversi gli uni dagli altri per materiali usati e soprattutto per impatto visivo ed emozionale. Ma, come tengono a sottolineare i galleristi, la linea comune anzi, la mission, è che il gioiello si muova entro limiti ben precisi “dell’indossabilità” e dell’estetica. Non è una roccia lunare, una materia misteriosa…

Si apre a Londra il 6 maggio (fino al 9) Collect 2011 ovvero la fiera internazionale di Contemporary Objects. Sono le più importanti gallerie internazionali (principalmente europee, due delle quali italiane) ad esporre le nuove e più stimolanti opere degli artisti rappresentati. Un momento da seguire assolutamente per quanto riguarda il gioiello contemporaneo ma anche per le creazioni in vetro, ceramica, legno… Quindi a partire dai prossimi giorni troverete qui molte interviste, anticipazioni e foto! A presto.

L’idea iniziale è quella di portare chi normalmente crea, immagina, disegna gioielli su un terreno che ha più attinenza con il mondo del design d’ambiente e con l’architettura. Cioè ideare, fare e ancora una volta creare un oggetto luminoso. In poche parole passare dal gioiello alla lampada… Poi spiego un po’ meglio nei dettagli, ma intanto vi dico che questo progetto Lumina ideato dallo Studio di Architettura 70m2 di Livorno sarà presentato in una mostra che ovviamente parte da Livorno da fine aprile e per la prima settimana di maggio…

All’inizio non avevo capito il senso più strutturale della mostra Mediterraneo (al Museo di Storia Naturale di Livorno fino a domani 19 aprile). Almeno, comunque, mi era chiaro che si parlasse di mare e che a questo nostro mare fossero ispirati i lavori degli oltre 60 partecipanti. Al di là della suggestione marina che coinvolge ora i colori ora l’iconografia, ciò che trovo interessante è l’occasione per riflettere e farsi domande (forse trovare risposte ancora no) su una cultura del gioiello contemporaneo “mediterranea”. Cioè che abbia  un approccio comune derivante…

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