Meglio tardi che mai. Oggi ultimo giorno della mostra alla Electrum Gallery di Londra dedicata a Wendy Ramshaw, artista celeberrima per i suoi anelli geometrici da combinare a piacimento e che soprattutto non possono prescindere dalla colonnina che li sostiene. Le ho chiamate colonnine, ma sono molto di più e ognuno può dar loro il significato che vuole e associarli all’immagine che ritiene più opportuna. Io ne ho trovate varie: sono torri o minareti, sono missili, statuette funebri, obelischi, fialette di veleno o di profumo, soldatini, pezzi degli scacchi…

Oggi visita alla Gallery S O a Londra per la mostra Industrial 2 di Helen Britton (fino al 10 giugno). Mi piace la purezza stilizzata di questo modo di essere industriale , ma “caldo” al tempo stesso. Ingranaggi sublimati: penso a quelle fabbriche fine Ottocento, mattoncini rossi, viti e bulloni  – non reali magari – ma presi dall’immaginario di un film. La Gallery S O era presente con il suo stazio anche alla Saatchi Gallery durante Collect 2012. L’occasione per vedere da vicino le “reliquie” di Bernhard Schobinger, le spille…

>Visto di recente a Collect 2012 il lavoro di Michael Berger, discepolo ed “erede” di Friedrich Becker di cui ho appena parlato qui sopra. I suoi anelli sembrano starsene buoni buoni, geometrici, eleganti spesso sobri, ma in realtà desiderano solo avere una “spintarella” per partire sgambettando felici di qua e di là, nello spazio concesso dal cuscinetto a sfera. Sta al loro padrone (il proprietario del dito) valutare quanta libertà vuol lasciar loro. Io trovo irresistibili quelli con doppio movimento, a doppia esuberanza. Per avere un’idea andate a vedere il…

Domani a Monaco di Baviera si svolgerà una conferenza in onore di Friedrich Becker, il celebre inventore del gioiello cinetico che è stato anche scultore e designer nonché professore alla Fachhochschule di Düsseldorf. Becker avrebbe compiuto 90 anni proprio in questi giorni. L’appuntamento è al terzo piano Handwerkskammer für München und Oberbayern alle 18.00 e relatore è il professor Rüdiger Joppien, specialista in merito e autore di uno dei saggi del libro a lui dedicato uscito nel 1997 (anno della sua morte). Sopra: Braccialetto della collezione Gesellschaft für Goldschmiedekunst e.V….

Vi segnalo, a Vienna alla galleria Slavik, la mostra Schmuck und Mythos di Bruno Martinazzi (fino al 16 giugno). L’artista torinese (classe 1923, è sempre bene ricordarlo) ha fatto dei “primi piani” del corpo umano il suo vocabolario distintivo. Momenti di un gesto, di un ricordo, di un sentimento. Rubo, dal pieghevole della mostra firmato dall’artista, alcune frasi. “Fare bene il proprio lavoro è un impegno morale, è un valore che rinsaldai vincoli degli uomini tra gli uomini. (Come scrive Cicerone, – De officiis 1,22 – Facultatibus devincire hominum inter…

Arriva nuova nuova apposta per Collect 2012 la collana di Barbara Paganin e, a mio parere, Londra è la città ideale per accoglierla. Eccola nella foto: un po’ barocca e punk, contestatrice e sentimentale, e soprattutto lontana da compromessi. È una storia di ricordo, sogno e rivoluzione. Per una associazione di idee un po’ assurda, mi fa pensare – nel suo senso, non nel suo aspetto – a una medaglietta smaltata con un bimbo in fasce che avevo della mia bisnonna. E c’è il colore, certo. Quello in toni diversi delle…

Collect è anche l’occasione per guardare da vicino, spesso senza il riflesso della vetrina, prendere in mano, osservare. Poi fare un giro e tornare nello stesso posto a guardare di nuovo. Tutto è concentrato in un unico luogo su vari piani, è facile passarci delle ore. Mi sembra che tutto sia un guardare e riguardare e riguardare ancora. Quasi come ai tempi di scuola quando, dopo aver studiato la lezione, chiudevo il libro per ripetere. Poi lo riaprivo all’improvviso per verificare se la memoria mi aveva ingannato. E lo facevo…

Mi ero avvicinata allo stand firmato quest’anno con doppio nome da Galerie Sofie Lachaert & Caroline Van Hoek (Belgio) per toccare i gioielli di spazzola di Kuo Ara. Un po’ come ci si avvicinava furtivamente al set da toletta della nonna per passare le dita sulla spazzola d’argento in bella mostra sul mobile accanto allo specchio e al pettine. Questa immagine old fashioned un po’ “borotalcosa” viene confortata dal fatto che il gioiello spazzola è rifinito da un giro di perle sottostanti. Perle. La spazzole a perde un po’ dell’interesse…

Ok, sono belli, interessanti da guardare, fotografare, ammirare e tutto il resto. Ma poi da portare (sto parlando ovviamente dei gioielli)? Mi sono sottoposta molto volentieri al test di portabilità del braccialetto di Michael Becker oro e lapislazzuli che, come forse ricorderete,  fotografo ogni qualvolta lo vedo esposto in mostra! Risultato del test: ottimo. Non è pesante, non è ingombrante e attorno al polso si schiude come se fosse la corolla di un fiordaliso. Solo un peccato toglierselo.

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