Il mito, il corpo, il gioiello

Vi segnalo, a Vienna alla galleria Slavik, la mostra Schmuck und Mythos di Bruno Martinazzi (fino al 16 giugno). L’artista torinese (classe 1923, è sempre bene ricordarlo) ha fatto dei “primi piani” del corpo umano il suo vocabolario distintivo. Momenti di un gesto, di un ricordo, di un sentimento. Rubo, dal pieghevole della mostra firmato dall’artista, alcune frasi.

“Fare bene il proprio lavoro è un impegno morale, è un valore che rinsaldai vincoli degli uomini tra gli uomini. (Come scrive Cicerone, – De officiis 1,22 – Facultatibus devincire hominum inter homines societatem). Etica ed estetica sono congiunte e l’arte è alimentata dal bisogno di conoscenza spirituale”. Che cosa c’è da aggiungere d’altro?
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