
Dopo dieci anni senza italiani vincitori dell’Herbert Hofmann Preis (Annamaria Zanella nel 2006) eccoci questa volta con Stefano Marchetti! Vince la sua spilla in “Omaggio al LENR II” ovvero un omaggio alla teoria della trasformazione della materia e della fusione nucleare a freddo come fonte di nuova energia. A questo proposito vi invito ad andare a rileggere un post di questo blog nel quale Stefano Marchetti stesso commentando un suo recente lavoro racconta questa
passione per la ricerca sul LENR.

Ugualmente vincitrice dell’HHP 2016 è la neozelandese Moniek Schrijer, con un pendente-tavoletta della grandezza di uno smartphone “Tablet of” dal sapore stele di Rosetta del futuro-preistorico sulla quale sono incisi simboli / icone / app della nostra vita.

Dalla Svezia arriva Jelizaveta Suska che, a soli 26 anni, vince con le spille “Frozen Moment”, momenti colorati e marmorizzati fatti di pasta polimerica e polvere di marmo.
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