Circuits Bijoux: Australia e Nuova Zelanda
A Padova si sta inaugurando ora Pensieri Preziosi 9 dedicata alla gioielleria contemporanea australiana e ne ve parlerò più avanti dopo aver visitato la mostra che si chiude il 23 febbraio.
Ma ora in tema di australiani volevo dedicare un po’ di spazio a una mostra molto molto ampia che ho visto a Parigi nell’ambito dei Circuits Bijoux e che ha presentato, tra gli altri, i lavori di alcuni degli artisti che sono a Padova. Linda Hughes con geometrie quasi “stradali” trompe l’oeil, Simon Cottrell con i suoi volumi mono metallo monocolore, il maestro Robert Baines, Katherine Wheeler con i suoi elementi, consumati, bucherellati e ricuciti dopo il naufragio.
Non citerò tutti gli artisti della mostra di Parigi, ma tanto per dare un’idea, aggiungo star come Pierre Cavalan (francese che insegna a Sydney da anni) con le sue composizioni cerebrali e simboliche, Helen Britton, Margaret West con il marmo e l’inchiostro…
Bello spazio anche alla Nuova Zelanda: Lisa Walker certo non manca, e vi consiglio di osservare molto bene il lavoro con le conchiglie di Alan Preston, forte, efficace e senza sbavature e quello di Warwick Freeman.
Il luogo della mostra, la galleria 19 Paul Fort che si occupa di un po’ di tutto dalle arti decorative in generale, alla fotografia e organizza persino concerti. Tre piani (dal pianoterra al doppio seminterrato) ricchissimi di opere.
La gallerista Hélène Aziza ha voluto dedicare al gioiello contemporaneo una buona parte della programmazione da ottobre a dicembre con Au-délà du précieux in tre momenti: il primo dedicato appunto ad artisti australiani e neozelandesi, il secondo agli europei con Gran Bretagna, Germania e Svizzera e l’ultimo più aperto sull’etnico.
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