Finalmente “Dans la ligne de mire”
Finalmente nel mirino ci siamo. La famosa mostra sul gioiello contemporaneo in Francia di cui si parla da mesi si è inaugurata ieri al Museo des Arts Décoratifs a Parigi e andrà avanti fino al 2 marzo. Io sono andata ieri alla presentazione per la stampa: mi ci sono volute più di tre ore per vederla tutta. E forse ho saltato qualcosa.
Questo vi basti per dire che è qualcosa di di gigantesco. Più che una mostra è un percorso all’interno delle collezioni permanenti (tutte tranne quelle di gioiello) nato proprio per valorizzare e in un certo senso costringere il pubblico a scoprire le meraviglie di questo museo che i visitatori tendono a tralasciare in favore delle mostre temporanee. I gioielli sono sistemati tra mobli art déco e armadi anni 40, tra statuine di porcellana del Settecento e imponenti cassettoni medievali. Si sale e si scende da un piano a un altro (dal terzo al nono) a caccia della banda color fucsia che segnala la presenza dell'”intruso” gioiello.
Non è una novità assoluta quella di presentare in museo il gioiello contemporaneo a fianco dell’oggetto antico (mobile o vaso che sia), ma qui l’operazione è titanica e strabiliante. Un lavoro immenso di selezione da parte del curatore Frédéric Bodet (per molti anni nel dipartimento “contemporaneo” del museo e da poco a Sèvres alla Cité de la Céramique): circa 800 pezzi mettere in scena il fare gioiello in Francia oggi. È gioiello che fa pensare in silenzio oppure sfrontato e provocatore che ama le luci della ribalta , è maschera, denuncia, sfavillio esagerato e voluto, ironia, beffa. Ci sono una quarantina di “creatori indipendenti ” come chiamano qui i creatori-artisti di gioiello contemporaneo, ma non mancano i gioielli legati al mondo dell’artigianato di lusso e della moda come Chanel, Hermès e Boucheron.
La mostra è assolutamente da vedere, ma non finisce qui perché Dans la Ligne de Mire non è che il cuore palpitante che ha dato l’impulso a una vera e propria manifestazione ben più ampia dal titolo globale Circuit bijoux di una cinquantina di altre mostre ed eventi che da adesso a marzo animeranno e risveglieranno Parigi dal punto di vista del gioiello contemporaneo. E ce ne è bisogno.
Oggi vi do solo un assaggio con alcune immagini per darvi un’idea dell’ambientazione, ma ritornerò regolarmente a parlarvi di questa mostra au Arts Décoratifs e cercherò di seguire il maggior numero possibile eventi in questi mesi. Già stasera… in mostra di italiani. Da vedere e leggere qui domani.
[…] sul gioiello contemporaneo… io la devo ancora approfondire e digerire… qui ne parla Valeria Accornero) con relativo pellegrinaggio al bookshop 107Rivoli . Là son rimasti, […]