
Costruzioni irregolari, solidi che non vogliono accettare costrizioni: puri ed essenziali per creare pendenti inequivocabili esteticamente spogli si ritrovano nel lavoro della giovane Giulia Savino.

Diventano invece piccoli germogli squadrati “con protuberanza” per Koyko Fukuchi (da Hiroshima).

Restano convinti di tutta la loro solidità, ma perdono tutti i loro spigoli e diventano forme composite con Shungo Cho (Corea) o l’australiana Sally Marsland.
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