The Beauty Chase – I testi del catalogo 3
Terzo appuntamento con i testi del catalogo della mostra The Beauty Chase, Espace le Carré, Lille.
Jantje Fleischhut
Un archivio infinito di vecchi oggetti e pezzi di plastica apparentemente senza valore e senza scopo. Ma un prezioso tesoro agli occhi dell’artista. Tutto nasce da qui. Ed è un processo di trasformazione e creazione che rivela anche ai nostri occhi la bellezza delle cose quotidiane che passano inosservate al nostro frettoloso sguardo. È una sfida e una gioia lavorare questi tesori di plastica insieme a oro, argento e pietre applicando nei loro confronti lo stesso grado di meritato rispetto. Come accade per la spilla flybyprobe del 2009 della serie Lost in translation and back to Moon realizzata con un oggetto di plastica, oro, tormalina, argento e resina.
János Gábor Varga
Uno, due, tre, quattro… Ricordare ogni momento del processo creativo, lasciare la testimonianza di ogni gesto, di ogni taglio, è per l’artista importante almeno quanto il lavoro finito. Tanto che a ben guardare ogni tappa potrebbe essere un’opera compiuta-incompiuta. E ogni oggetto porta con sé il suo album fotografico di vita vissuta. Unica materia, primordiale, il ferro, che János Gábor Varga lavora con tecniche di fabbro e di orafo unite insieme.
Petra Zimmermann
L’artista ci accompagna in un universo dorato di colori sensuali, di suggestioni rétro che vanno da un immaginario Liberty a un gusto estetico anni Quaranta. Crea le sue opere con il polimetilmetacrilato, la foglia d’oro, gli strass e le perle. Utilizza, come fossero una materia prima grezza, alcuni elementi di “bijoux fantasie” d’epoca con un processo di trasformazione teatrale appassionante. Il suo bracciale Untitled, 2012 (sopra) mostra fiero di trarre la sua origine da una borsetta da sera vintage.
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