The Beauty Chase – I testi del catalogo 2
Continuo a pubblicare questi brevi profili degli artisti che hanno partecipato a The Beauty Chase, Espace Le Carré, Lille.
Svenja John
Guardando il lavoro di Svenja John, non c’è dubbio, si è colpiti da un’ondata di colore. Toni a contrasto o affini che ipnotizzano l’occhio che non riesce più a staccarsi da loro. Ma se si osserva con più attenzione, saremo non meno affascinati dalla struttura formata da perfetti segmenti che si intersecano e che si intrecciano seguendo una disciplina innata. Nonostante lavori costantemente con lo stesso materiale, il policarbonato dalla superficie trattata e poi colorato a mano, l’artista crea sempre moduli diversi e soprattutto sequenze ogni volta originali, che sembrano realizzate seguendo un suo personale codice binario. Se osservati dalla giusta angolazione i suoi bracciali ci fanno entrare in una realtà fantastica e distorta vista attraverso la lente sfaccettata di un cannocchiale magico.
Fabrizio Tridenti
È nella casualità e nel caos, nel disordine positivo dei rifiuti creati dalla nostra società che Fabrizio Tridenti trova la sua ispirazione. Come chi aggirandosi tra cumuli di pezzi industriali abbandonati e senza più utilità si lasci stupire dalla bellezza inattesa di quello che può trovare. L’artista si fa spettatore attentissimo di quello che lo circonda ed è questa permanente attesa, il fiato sospeso sulla lunga durata, questo senso di vibrante tensione che viene trasmesso alle sue opere, illuminate da colori che agiscono come evidenziatori. Nel suo mondo non esistono forme prestabilite o un progetto lineare, ma piuttosto la volontà di cogliere e riprodurre una combinazione causale. Che deve sempre lasciare aperto l’enigma finale se si tratti di un processo di costruzione o di decostruzione.
Artifizio
I gioielli possono morire in diretta. Annientati, distrutti, oscurati da un liquido mortifero che li deturpa definitivamente. Il collettivo Artifizio (cinque artisti che si sono incontrati quasi per caso sul web, Luisa Bruni, Gigi Mariani, Elena Martinelli, Paolo Mazzeschi, Claudio Ranfagni) ha voluto raccontare con questo progetto – che prende il nome di S16 che altri non è che un arrabbiatissimo zolfo – un storia di trasformazione e nascita messa in immagini da Francesca Checchi e in musica da Roberta Vacca. In un pacifico fondale marino un giorno comincia a cadere una goccia nera. All’inizio sembra qualcosa di curioso, ma poi… Gli attori-gioielli muoiono sotto i nostri occhi e non ci sono effetti speciali né trucchi, quello che resta è solo il video della loro morte.
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