Mari Ishikawa in scala dei grigi

La mostra al museo della Specola a Firenze

Stampare una foto in bianco e nero è dare vita a una realtà che non esiste. Guardare gli oggetti al chiaro di luna significa ricrearli immaginando con la fantasia quello che l’occhio non può vedere.

Durante la conferenza

Ascoltare Mari Ishikawa, artista giapponese, 47 anni (che abita a Monaco da anni ormai) che parla dei suoi gioielli è restare sospesi su questa lama d’argento tra il mondo della luce e quella della penombra, del grigio appunto. Non a caso in giapponese pare ci siano 100 parole diverse per indicare le altrettante tonalità di grigio. Sono pennellate d’argento, carta di gelso, perle, nastro laccato, lacca.

Firenze Preziosa 2011

Sono sfumature che appartengono a mondi paralleli: non mondi di un pianeta diverso dal nostro, ma realtà che ci appartengono, anche se non ce ne accorgiamo e che forse scopriamo un giorno vedendoli in una fotografia che abbiamo scattato per caso.

Anelli sullo schermo e... testoline dei presenti

A questi mondi, alle luci lunari, è dedicata la mostra di Preziosa 2011 introdotta proprio dall’artista in una conferenza giovedì scorso a Firenze al Museo della Specola nella Sala degli scheletri.

La Sala degli scheletri del Museo della Specola

Mari Ishikawa lega i suoi grigi alle foreste del suo Paese (il 68% della superficie del Giappone ne è ricoperta) e per questo immagini di alberi, di ruscelli, di rami svuotate di colore e riempite di poesia intervallano – nel suo libro Parallel worlds – quelle dei gioielli. E non si sa se le fotografie siano l’ombra dei gioielli o il contrario. Ma è importante saperlo?

I gioielli di Mari Ishikawa

Valeria Accornero

I am a journalist with a passion… in this online space I describe what I see and what I love about contemporary jewellery: its artists, the art works and the places. I share my personal notes, creating a sort of "newspaper" of what I recon is most worthy

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3 Discussion to this post

  1. Margherita says:

    che fortuna vederla in mostra, io ho provato un suo anello ed ero quasi tentata ma poi non l’ho preso. Me ne sono pentita subito…

  2. marco picciali says:

    purtroppo non si può essere dappertutto! pèert fortuna c’è internet|!

  3. barbara paganin says:

    Ancora una volta grazie Valeria!! Mi sembra di esserci stata anche se gli impegni scolastici me lo hanno impedito!!

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