Schmuck Monaco: il gioiello curioso
Il pianoforte, il corpo, lo smembramento, il recupero… I singoli pezzi possono vivere di vita propria senza essere schiavi della funzione agglomerante voluta dall’uomo? Secondo gli artisti di A5 parrebbe di sì: nella loro mostra Aeon Profit – Piano Forte 145 chili di pianoforte diventano pezzi unici di gioielleria (volendo a 100 euro al pezzo). Li ha presentati in fiera nel padiglione A, dove era concentrato lo Schmuck, la galleria Platina di Stoccolma.
Sembrano cartoline, ma sono in realtà kit base del collezionista di gioiello contemporaneo. Si chiamano infatti For starters. Una bella selezione di artisti da scegliere dall’espositore girevole. Prezzi delle opere assai contenuti: dai 30 ai 100 euro. Li ha proposti in fiera la galleria olandese Marzee.
Di grande sensibilità estetica la “tenda” della giovane artista Elisabeth Altenburg che frammenta il mondo in singoli paesi e li rende nuvolette candide e pure. Proprio come vorrebbe che fosse la realtà. È stata presentata dalla galleria Maurer Zilioli di Brescia temporaneamente in trasferta per lo Schmuck nella galleria di Peter Reill.
La quintessenza del riciclaggio. Nasce la galleria ambulante ricavata dal carrello portapranzo dell’aereo. È economica, in tempi di crisi abbatte il costo dell’affitto. È pratica perché fornita di tutti i cassettini necessari a una vera galleria di gioiello che si rispetti. E certo è si fa notare.
Un’idea che viene dall’Austria e in particolare da Graz a cura di kunst.wirt.schaft per promuovere e far conoscere i creatori di gioiello austriaci. Durante lo Schmuck era “parcheggiata” davanti alla Galerie Jordanow che a sua volta presentava la mostra Five of a kind.
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