Schmuck Monaco: il gioiello sotto la pioggia

La mostra Anima di Ruud Peters

Ambientazione: Monaco ovvero München. “Schmuck”, salone internazionale del gioiello, diciamo creativo e contemporaneo. Oltra alla fiera, vagonate di mostre e mostricine in gallerie in giro per la città. Pioggia in permanenza. Piumino zuppo.

Installazione Ruud Peters

Ieri sera – tra le tante – l’inaugurazione di Anima di Ruud Peters alla Galerie Spektrum (fino al 23 aprile). Calca per entrare. Effettivamente anime volanti su piatti di specchio in installazione al centro della sala. Ho fatto qualche foto (in alto) dove non si capisce quale sia l’opera e quale il pubblico. Ma è anche voluto. Spero.

Una vetrina: Galerie Spektrum

Nelle vetrine della galleria anche la mostra Under that Cloud di 18 artisti “ispirati” dalla nube del vulcano islandese che li bloccò a Città del Messico…

Ulrike Kraus

Altra galleria: tal20 (sì, si chiama così dal nome della strada e dal civico anche se l’entrata è Radlsteg), presentazione più classica, in lunghe vetrine di vetro, del lavoro di tre artiste. Colpisce per prima Ulrike Kraus poco più che trentenne per i colori come il turchese e il rosso messi insieme per spille di plastica lavorate con effetti di trasparenze in più strati. Non pesano nulla.

Alessandra Pizzini. Davanti.

Poi c’è Alessandra Pizzini di Bolzano con i fiori sottomarini effetto Nautilus di plastica e argento (alcuni). Carini perché sembrano dei piccoli ingranaggi mobili. Ne ho fotografato uno in particolare davanti e dietro con effetto di colore nascosto.

E dietro.

Last but not least MunSun Schumacher il cui cognome fa parecchio tedesco, mentre il nome fa più Oriente. Infatti è di Seoul. Mi piace molto il modo in cui lavora con il nero, come riesce a ingannare la vista e il tatto creando effetti che ci sono e non ci sono con materiali ricostituiti. E non vi dirò di più.

MunSun Schumacher

Fine della prima puntata…
To be continued…

Valeria Accornero

I am a journalist with a passion… in this online space I describe what I see and what I love about contemporary jewellery: its artists, the art works and the places. I share my personal notes, creating a sort of "newspaper" of what I recon is most worthy

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