Olandesi “sovversivi” a Londra
La galleria Flow di Londra (1-5 Needham Road) dedica agli artisti olandesi, fino al 5 marzo, una simpatica mostra dal gioiello alla ceramica. Il titolo è inequivocabile Going Dutch. Mi ha divertito leggendo il comunicato di presentazione la frase: “how makers and designers use materials in an exciting and subversive way”. La parola che mi piace di più, non c’è dubbio, è sovversivo. Tanto più che tutta questa sovversione è utilizzata per creare gioielli e oggetti giocosi e originali.
Per il gioiello sono state scelte due artiste che impiegano nelle loro creazioni anche una buona dose di poesia e di dolcezza. La prima è Beppe Kessler, sulla quale ho già scritto qualcosa che trovate cliccando sul suo nome a destra nella sezione PROFILI. È stata scelta dalla curatrice della mostra Marjan Unger, per le sue “little sculptures to wear”. L’altra è Terhi Tolvanen, finlandese, ma da tantissimi anni ad Amsterdam. I suoi pezzi che più mi colpiscono sono le collane un po’ aggressive, un po’ armatura, di legno nodoso sul quale sbocciano elementi come escrescenze in pietre o materiali diversi.
Una piccola riflessione a corollario del tema “sovversivo”, in questo caso da applicare all’uso del legno da parte delle due artiste. In Beppe Kessler è tutto fuorché “albero”: è lisciato, scavato, dipinto a pois, deformato, trasfigurato. Per Terhi Tolvanen è enfatizzato nella sua stessa forma di nodosa radice, esprime, secondo me, ciò che nel nostro immaginario è l’archetipo di un albero magico.
Dimenticavo la lista degli artisti in mostra:
Aldo Bakker
Marian Bijlenga
Beppe Kessler
Margo Slingerland
Terhi Tolvanen
Debbie Wijskamp
Jochem de Wit
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