L’Arno visto da Tokyo

Yoko Shimizu

Il bracciale armatura di Yoko Shimizu

Titolo suggestivo, che nonostante le apparenze utopico-geografiche non si discosta molto dalla realtà. Perché il braccialetto che mi piace di più di Yoko Shimizu – creatrice giapponese a Firenze da dieci anni – è proprio l’espressione del suo personalissimo modo di vedere l’Arno di notte e di raccontarlo: una specie di armatura da polso in argento ossidato e niello che rende la superficie irregolare, cupa, e tratti d’oro, come colpi di luce.

Ancora un “tratto” d’oro

Quando la vado a incontrare – perdonatemi tutta la banalità della domanda – le chiedo in che cosa “è giapponese” il suo modo di creare gioielli. Risponde che non è la prima volta che le chiedono questo (constato, nella mia testa, che le domande sceme hanno tanti fratelli gemelli). Mi confessa che all’inizio era un po’ perplessa di fronte a una domanda così, ma poi, effettivamente ci ha pensato… è la linea, quel tratto grafico d’oro, quel momento di respiro, di decisione improvvisa e al tempo stesso di riflessione “qualcosa che ha a che fare con la calligrafia giapponese”. Ok, scema era la mia domanda, ma la risposta invece mi piace. A pensarci bene è proprio quella linea d’oro che mi ha colpito quando vidi qualche anno fa i suoi gioielli in fotografia. Quella linea che esaltava la geometria e la corrompeva con la sua imprevedibilità.

Collier semirigido

Yoko tira fuori altri gioielli questa volta in un contrasto netto con il tavolo di marmo del suo laboratorio che condivide con altre creatrici legate alla scuola Alchimia come Marzia Rossi. Dicevo che dalla sua scatola esce il colore: collane di resina di una bella tinta piena. La superficie è ruvida. Le guardo meglio in controluce. E la superficie ha le venature del legno. In un contrasto tra l’artificio e la naturalezza.

Resina di Yoko Shimizu

Ho fotografato i gioielli di Yoko tutti insieme su questo tavolo. All’inizio erano solo “foto memo” per me, per ricordarmi quando scrivo che cosa ho visto esattamente. Ma poi guardando la foto appena scattata mi è piaciuta la composizione geometrica vivace e regolare nella quale le creazioni guadagnano una dimensione  in più, collettiva e astratta.

Foto di gruppo sul tavolo di marmo

Piccola annotazione di stretta attualità Yoko e tante altre colleghe festeggiano la giornata del contemporaneo il 9 ottobre cioè domani con una esposizione collettiva che hanno intitolato Rogo delle vanità – L’abito non fa il monaco in via dell’Orto 28r. Naturalmente a Firenze. Ecco la lista:

Suzanne Beautyman

Daniela Boieri

Monica Buongiovanni

Catalina Brenes

Margherita de Martino Norante

Elisa Deval

Eugenia Ingegno

Maru Lopez

Doris Maninger

Weronika Marek

Lucia Massei

Geri Nishi

Marzia Rossi

Elena Spanò

Valeria Accornero

I am a journalist with a passion… in this online space I describe what I see and what I love about contemporary jewellery: its artists, the art works and the places. I share my personal notes, creating a sort of "newspaper" of what I recon is most worthy

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