
Su dodici giapponesi selezionati da Schobinger per Schmuck 2013 almeno uno doveva vincere l’Hofmann Preis. E così è stato:
Fumichi Taguchi. Si tratta del primo ad essere proclamato vincitore poche ore fa. I suoi gioielli d’argento sembrano a prima vista forme classiche tempestate di diamanti, ma vanno visti molto da vicino per capire che non è affatto così e chele pietre preziose sono solo un effetto ottico.

Altra vincitrice, la finlandese
Helena Lehtinen di cui vi ho parlato già, per il suo lavoro “Family” fatto di semplici e austeri oggetti connessi concettualmente tra loro e dai colori delicati. Ecco allora il terzo (solo nell’ordine di proclamazione, l’incredibile orafo australiano
Robert Baines con i suoi sontuosi animaletti incorniciati come piccoli principi.

La giuria formata da Eva Eisler di Praga, Sophie Hanagarth di Parigi (e che ha insegnato all’ESADS di Strasburgo), Karl Rothmüller di Monaco e Marjan Unger di Amsterdam ha stentato parecchio a mettersi d’accordo sui vincitori. E questo ha preso più tempo del previsto tanto che Robert Baines, che si trova in questi giorni a Monaco, non è stato avvertito in tempo per essere presente alla proclamazione e ritirare il premio.
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