Ceramichevolmente

Martha Pachón Rodríguez

Si inaugura a Milano il 29 novembre (fino al 18 gennaio) Contemporary Art Jewels – ceramica da indossare presentata da Officine Saffi, Ceramic Arts Gallery. Una selezione di gioielli di 15 artisti internazionali: Maria Agozzino, Agata Bartos, Edith Bellod, Trinidad Contreras, Fabrizio Dusi, Peter Hoogeboom, Soyeon Kim, Martha Pachon, Judith Peterohff, Nina Sajet, Luca Tripaldi, Violaine Ulmer, Iris Verstappen, Pauline Wiertz, Shu Lin Wu.

Shu Lin Wu

Iris Verstappen

A questi si affiancano pezzi storici di gioielli di ceramica di Enrico Baj, Giacinto Cerone, Ceramiche Gatti, Ana Cecilia Hilar, Roberto Sebastian Matta, Pietro Melandri, Luigi Ontani, provenienti da una collezione privata.

Trinidad Contreras

Violaine Ulmer

Sono contenta di immaginare che la mostra itinerante da due anni, Un peu de terre sur la peau (Limoges, New York, Parigi e così via) sul gioiello contemporaneo in ceramica (ora in Olanda al CODA Museum di Apeldoorn)  abbia stimolato gli animi e l’attenzione sull’argomento. Bene.

Peter Hoogeboom

Ceramichevolmente

Nina Sajet

Tra gli artisti in mostra a Milano, Nina Sajet (olandese e italiana) sulla quale mi soffermo un attimo. Il mese scorso il CODA Museum, l’ha scelta come giovane talento per realizzare l’edizione 2012 dell’iniziativa “un collier con una storia”. Nina si è ispirata alla storia della fatina che “ruba” il dentino da latte sotto il cuscino dei bimbi lasciando al suo posto un soldino. Per la sua collana ha utilizzato circa 2.000 dentini di porcellana fusa: “Ho immaginato la fatina non più giovane, sola e felice in una casetta accogliente piena dei dentini dei bambini. Ma cosa farsene? Dove metterli? La casa è piena di merletti alle finestre e sotto i vasetti… La sua idea è allora creare un girocollo che raccolga tutti questi dentini sparsi”.

Nina Sajet e la sua collana della fata dei dentini

Valeria Accornero

I am a journalist with a passion… in this online space I describe what I see and what I love about contemporary jewellery: its artists, the art works and the places. I share my personal notes, creating a sort of "newspaper" of what I recon is most worthy

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