Fino al 18 aprile alla Galerie für Angewandte Kunst di Monaco andate a seguire quei sottili fili che si raggomitolano, si intrecciano, si distendono di nuovo per formare gli oggetti e i gioielli di Doerthe Fuchs. Ne nascono figurine, pesci, gabbie, casette, piccoli teschi e scheletrini di un mondo stilizzato alla Tim Burton. Trovate altri lavori sul sito personale dell’artista. Qui vi propongo uno, due e tre video della mostra.

L’amore per il gioiello viene manifestato chiaro e tondo nella mostra Glamour al museo Villa Stuck (una costruzione Liberty da visitare a prescindere). E chi lo manifesta o lo suscita questo grande amore? Dieci artisti top internazionali: Giampaolo Babetto, Robert Baines, Peter Chang, Gabi Dziuba, Karl Fritsch, Daniel Kruger, Gerd Rothmann, Philip Sajet, Robert Smit e Lisa Walker. Wow, direte voi. Beh sì, peccato però che non possa condividere le immagini di queste opere perché in questa mostra non si può fotografare. Almeno però potete ammirare (in apertura del post)…

Un lungo tavolone nero e riflettente come uno specchio per la mostra al Kunstpavillon di Alexander Blank, Kiko Gianocca, Stefen Heuser (che propone spille come vetrini da microscopio che contengono vero DNA), Melanie Isverding, Jiro Kamata, Noon Passama. Io vi mostro a tappe il lungo tavolo passerella! Da cliccare: Parte 1, parte 2, parte 3.

È un grande piacere osservare con calma, da vicino e senza il vetro che riflette alcune opere del maestro Hermann Jünger pioniere del gioiello contemporaneo che ha insegnato all’Accademia di Belle Arti di Monaco di Baviera dal 1972 al 1990. In mostra alla galleria Wittenbrink, che si trova proprio accanto alla Pinakothek der Moderne, alcuni pezzi che ripercorrono un po’ la storia del gioiello: i grandi bracciali d’argento della foto qui sopra sono del 1958; la collana colorata (sotto) è del 1962; quella splendida con i semicerchi – che ha catturato per…

Vi propongo di scoprire insieme il mondo e il lavoro di Enrica Prazzoli (master ad Alchimia di Firenze) che a Monaco ha portato il suo laboratorio di invenzioni, macchine “antiquate”, suggestioni di automi alla Hugo Cabret – ma forse più in stile La migliore offerta di Tornatore – nel quale si diverte a proporre ingegnosi marchingegni per regolare, reinventare riscoprire modi di comunicare. Un progetto completo che si chiama From my Microwave with love, articolato principalmente su tre “device” (il terzo nel video e qui sotto nel disegno) e tutto…

La grande mostra di quest’anno della Pinakothek der Moderne, Die Neue Sammlung è dedicata ad Anton Cepka nato in Cecoslovacchia (a Sulekovo, ora Slovacchia) per celebrare, in un certo senso il prossimo ottantesimo compleanno di colui che è considerato il padre del gioiello slovacco e ceco. 180 sono i gioielli e oggetti, realizzati tra il 1963 e il 2005, visibili nella mostra intitolata Kinetic Jewelry (fino al 7 giugno). Anche in questo caso, come avete visto già dai vari post pubblicati fino a ora per Schmuck 2015 vi propongo di…

Vi lascerò scoprire quasi tutto in video la mostra di Jacqueline Ryan The nature of structure introdotta dalla gallerista Isabella Hund. Cominceremo proprio dall’invito e dalla collana scelta per la copertina. Poi vedrete insieme a Jacqueline alcuni pezzi nuovissimi e il lavoro sullo smalto che l’artista utilizza con una cottura che permette tonalità diverse. Ugualmente vedrete nel dettaglio una delle caratteristiche delle sue opere: la ricerca del movimento.

Gigi Mariani, artista modenese, è uno dei pochi italiani – tre in tutto, insieme ad Annamaria Zanella e Carla Movia – ad essere stato selezionato nello Schmuck ufficiale! In questa intervista video realizzata pochi minuti dopo la proclamazione dei vincitori dell’Hofmann Preis, ci racconta i suoi lavori di niello e oro e si esprime sui vincitori di quest’anno.

Intanto avevo indovinato sul vincitore di Talente 2015 qui a Schmuck! Se avete visto stamani avevo pubblicato i vasetti non vasetti di Jing Yang ed è lei ad essersi aggiudicata il premio 2015 nella sezione gioiello. Per le altre sezioni ecco qui di seguito le immagini degli altri lavori e i nomi dei loro vincitori. Ravit Hefer, Israel – Textil Selma Houissa, Tunesien/Belgien – Technik Anne Martin, Deutschland – Glas Matthias Potz, Italien – Holz Sarah Pschorn, Deutschland – Keramik Mark Damen, Niederlande – Mobel Fynn Freyschmidt, Deutschland – Textil

Ad essersi aggiudicato l’Hofmann Preis, oltre a Kimiaki Kageyama, sempre dal Giappone, Mikiko Minewaki che gioca con i giocattoli per i bambini, materia prima delle sue creazioni e Paul Derrez (noto anche per la sua galleria Ra ad Amsterdam) che ha trovato la strada giusta per l’ottimismo, la gioia e la freschezza con le spille a pallini Dot di acrilico e acciaio. Alcune precisazioni importanti. Quest’anno la selezione delle opere visibili (63) in questa esposizione ufficiale di Schmuck in fiera è stata curata dall’artista Eva Eisler di Praga. La giuria del premio…

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