
Della serie: belle sorprese. Girellando tra gli stand del salone qualche giorno fa mi sono fermata nello spazio
Les Ateliers de Paris ovvero un servizio del Comune di Parigi dedicato allo sviluppo della moda, design e dei “mestieri d’arte” nato una decina di anni fa per accompagnare giovani creatori (selezionatissimi da un jury) a lanciarsi sul mercato creando la propria impresa. E qui due incontri interessanti: Christophe Lhote e Peggy Derolez. Da tenere d’occhio!

Del lavoro di Christophe Lhote mi è piaciuto l’equilibrio tra il design senza sbavature, l’interazione con il movimento del corpo, i materiali “facili” (ottone, la pelle, le resine), il gusto Art Déco espresso con tecniche innovative (il 3D per esempio), il tocco “accessorio-moda” per dare leggerezza e l’attenzione al prezzo! Ed è praticamente tutto detto. Da aggiungere che Christophe, classe 1980, sarà presente con il suo marchio per la prima volta al celebre salone per l’accessorio Première Classe qui a Parigi dal 2 al 5 ottobre.

Vi devo dire che sono stati i bracciali
manchette di Peggy Derolez (qui sopra) che mi hanno incuriosito e spinto a entrare nello stand degli Ateliers de Paris a Révélations. Mi è piaciuta la naturalezza del movimento delle piume ricamate sul supporto di pelle, il colore deciso e l’apparente semplicità del tutto che presume al contrario un
savoir faire notevole nell’arte della
broderie.

Per imparare tutto questo Peggy ha studiato all’
École Duperré di arti applicate ed è diventata designer tessile e ricamatrice. Personalmente mi sembra che il suo linguaggio creativo si esprima nella finezza del gesto misurato, nella “pennellata” appena accennata e al tempo stesso accuratissima. E per non fermarsi solo alle
manchette… Da notare il lavoro che c’è nel gilet di pelle dorata con la tripla colonna vertebrale di piumette a effetto squama di pesce!
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