Le impronte dell’arcobaleno

Che cosa è questo strano arcobaleno? Anche se ci si avvicina è difficile capire di che si tratta. Sculture? Lecca lecca? Torsoli di mela in veste arlecchino? Impugnature di bici in crisi cromatica? Niente di tutto questo. Allora serve una spiegazione. Ed è proprio l’autrice Aude Medori che mi racconta la storia di questi amuleti che effettivamente rappresentano l’impronta della mano stretta a pugno.

Aude Medori
Viene voglia di scegliere un colore e appropriarsene, stringerlo in mano, e, come spiega la creatrice, far giocare loro il ruolo di portafortuna. Seguendo una procedura ben precisa spiegata nella piccola scatola nella quale vengono impacchettati.

Con apposito ago e filo (dello stesso colore) se ne cuce uno su un indumento a mo’ di spilla e si esprime un desiderio. Quando un giorno il filo si rompe il desiderio è esaudito. Lo speriamo. E poi una volta svolto il ruolo di portafortuna i piccoli oggetti se ne vanno a “fare scultura” infilzati nell’ago ed esposti sulla loro scatolina che fa da piedistallo. Ma perché tanti colori? Un omaggio all’Incantesimo di Iride la dea dell’arcobaleno. Tutto questo visto solo qualche giorno fa alla galleria Résidences di rue de Bretagne a Parigi.
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