
L’importante è esporre: si trova un luogo che può essere, nel più istituzionale dei casi, una galleria, un centro di cultura, una chiesa, un museo, ma anche un’officina, un appartamento, una serra, una bicicletta… il resto va da sé.

Il museo della caccia e pesca per la mostra BACULUM una libera interpretazione dell’os penis (pare che lo abbiano molti mammiferi!) da parte di Helena Lehtinen, Eija Mustonen, Karen Pontoppidan Miro Sadzic, Nelli Tanner e Tarja Tuupanen.

Un atelier cantiere per la collettiva Dialogue 12.

Due piccole serre costruite apposta davanti a una caffetteria per
die bodenstation con Susanne Kunz, Jasmin Hess, Caro Weiss, Katharina Baur e Sabine Roth.

Una bicicletta con tanto di carrettino vetrina con galleria mobile annessa per il simpatico Akihiro Ikeyama. Per essere al momento giusto nei punti strategici della città.
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