
Due animaletti così buffi e inconsapevoli di esserlo possono essere i due incontri più simpatici di una giornata di Schmuck qui a Monaco.

La paperella – la più simpatica – è a zampe all’aria e l’ho trovata da
Marie-Louise Kristensen, artista di Copenhagen (pare che là questi pennuti siano un simbolo della città) che ha fatto delle zampe palmate il suo segno di riconoscimento. Dà ai suoi anelli il potere e la licenza di scendere dal dito e andarsene in giro con andatura goffa. La papera più simpatica è infatti andata, la curiosona, a guardare che cosa si può trovare di buono in un cestino dei rifiuti della città.

Il contesto è una mostra particolarmente riuscita per affiatamento e personalità di quatto artiste, 2 tedesche e 2 danesi, e si chiama
Bavarian feat. DK. Interessanti le proposte dell’altra artista danese,
Annette Dam, che sa giocare in maniera estremamente sottile con il concetto del segreto del nascosto, da conservare gelosamente o da non poter mostrare. Cassettini inattesi, colori che fanno riferimento al burqua, per esempio.

Deliziose le scatoline colorate di latta della tedesca
Anna Eichlinger, un tempo contenevano sigari o tabacco, ma sorridono alla loro nuova vita che le rende meno pericolose e più divertenti. Mi è piaciuta soprattutto quella con gli “sportellini” che nasconde due brillanti.

No, non ho dimenticato la giraffa. Vedo già il suo collo lungo che spunta dal prossimo articolo…
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