Ceramica addosso
Comincia il 15 marzo e continua fino al 19 agosto quindi c’è tutto il tempo per programmare una visita. È la mostra sul gioiello contemporaneo in ceramica Un peu de terre sur la peau al Musée des Arts Décoratifs di Parigi.
Artisti provenienti un po’ da tutto il mondo e 140 pezzi da vedere. Io conosco in particolare gli artisti olandesi o comunque che vivono in Olanda: Katja Prins con i suoi pezzi della collezione Inventarium realizzata a partire da piccoli oggetti dall’aspetto tecnico-farmaceutico; Gésine Hackenberg con le sue collane “cut out” dai vassoi del servizio “buono”; Rian de Jong con le spille sinuose di porcellana bianca e rame che sembrano volute di sottili tubicini e naturalmente Peter Hoogeboom con i collari spettacolari formate da tante piccole boccettine cinesi con tanto di marchio rosso con ideogramma.
La mostra, curata dall’artista tedesca che vive in Francia Monika Brugger (mi erano piaciuti i suoi lavori in argento con le impronte digitali che avevo vista a Roma da Alternatives) e realizzata con l’aiuto economicamente indispensabile della Fondazione Bernardaud legata all’omonima azienda storica di porcellana di Limoges. Prima di arrivare a Parigi la mostra con il titolo semplicemente in versione inglese A bit of clay on the skin è stata ospite del MAD –Museum of Arts and Design di New York.
Alcune delle foto qui pubblicate sono il mio amico Elie, giovanissimo realizzatore di cortometraggi (andate a vedere il suo blog court-metrage.doomby.com), che le ha scattate appunto al MAD l’estate scorsa.
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