Il lusso della cartapesta

Gioielli di cartapesta

Alla Galleria Mies di Modena

Li ho visti e presi in mano la prima volta un po’ più di un anno fa alla Galleria Mies di Modena. Sto parlando dei gioielli (in particolare erano orecchini) allegri, colorati, brillanti e dalla forma pienotta, ma leggerissimi, di Gian Luca Bartellone che firma la sua collezione Body Furnitures.

Gigli a catena

Leggeri sì, perché sono fatti di cartapesta (non facile da capire a prima vista). Per me il loro valore (e l’originalità) sta proprio nell’impiego di questo materiale. L’oro e le pietre preziose, che li compongono, passano in secondo piano. Qui pubblico alcune immagini prese dal suo sito.

Come semi carnosi

Sono orchidee e bulbi che sembrano melagrane rinascimentali, a effetto smaltato. La galleria Mies dedica loro una “personale” che si apre il 19 novembre e va avanti fino al 31 dicembre.

L’orchidea Bartellone

Una piccola nota finale e floreale di tipo “memoria visiva”. L’orchidea-spilla interpretata da Bartellone, qui sopra, sempre in cartapesta e quella di Petra Zimmermann in polimetilmetacrilato, qui sotto. Due nuove specie sono nate.

L’orchidea Zimmermann

Valeria Accornero

I am a journalist with a passion… in this online space I describe what I see and what I love about contemporary jewellery: its artists, the art works and the places. I share my personal notes, creating a sort of "newspaper" of what I recon is most worthy

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