Un mare di civiltà
All’inizio non avevo capito il senso più strutturale della mostra Mediterraneo (al Museo di Storia Naturale di Livorno fino a domani 19 aprile).
Almeno, comunque, mi era chiaro che si parlasse di mare e che a questo nostro mare fossero ispirati i lavori degli oltre 60 partecipanti. Al di là della suggestione marina che coinvolge ora i colori ora l’iconografia, ciò che trovo interessante è l’occasione per riflettere e farsi domande (forse trovare risposte ancora no) su una cultura del gioiello contemporaneo “mediterranea”. Cioè che abbia un approccio comune derivante dalla sensibilità verso la tradizione antica ove bacino del Mediterraneo sia sinonimo di culla di civiltà con referenze estetiche che resistono ai secoli e via dicendo.
O se invece, mi chiedo, nel gioiello contemporaneo il sentire mediterraneo sia inevitabilmente succube di un sentire nordico più orientato alla contemporaneità e alla rottura. Riflessioni, molte, che potrebbero forse portarci lontano.
Da leggere a questo proposito l’introduzione al catalogo della mostra di Bianca Cappello, storica del gioiello, che ha selezionato i lavori dei partecipanti, e di Claudio Franchi.
La mostra è anche concorso ed è stato vinto da Euik Yung Lee dalla Corea del Sud, con il bracciale di resina e creta rosso e nero che si chiama “Ambivalence” e da Trinidad Contreras, dalla Spagna, per la spilla in argento e porcellana.
Un riuscito faccia a faccia: gli spettacolari pannelli di fiori realizzati dal Garden club di Livorno riproducono in versione green i gioielli esposti in mostra creando l’occasione di un incontro inedito.
[…] menomale che Valeria Accornero dil web « gioiellocontemporaneo » è la !!! fotografie E di chi sonno ! LUSSO !! GRAZIE Valeria ! […]
un piccolo appunto, il concorso era destinato solo agli under 35
Il blog di Valeria è un contenitore veramente tanto interessante, accurato e stimolante.
E’ una cronaca puntuale elaborata con gli occhi e le parole di chi mostra competenza e passione, aprendo scenari che si rivelano densi di intuizioni e novità, catalogati in uno spazio narrativo di cui si sentiva da tempo il bisogno. Oserei dire che il blog è forse l’unico contenitore che oggi è in grado di storicizzare gli eventi dell’ornamento di ricerca fissandone il divenire.
Contento di aver trovato Valeria e il suo blog.
With compliments