Fiori maltrattati
Mi hanno catturato a prima vista, come fiori maltrattati, gli anelli di Robin Clerici, pittrice romana (ma direi artista nel senso più ampio) con una passione anche per la creazione di gioielli. Oggetti istintivi – di bronzo a cera persa i miei preferiti, ma anche d’argento – così immediati che hai solo voglia di agguantarli e infilarteli al dito.
I più interessanti sono quelli che appaiono come una colata di bronzo lasciato al naturale tanto che mantengono la promessa di una liquidità del metallo che fonde sulla mano. Rappresentano vagamente fiori maciullati, maltrattati, liquefatti. Anche osservandoli bene si percepiscono appena le corolle di una rosa o di una ortensia rigonfia.
La materia, il bronzo – a rischio di ossidazione, giallo caldo – è il più adatto a raccontare l’instabilità aggrovigliata di queste piccole opere. Nel repertorio di Robin figurano anche “gli antenati” più descrittivi dei fiori esplosi: ecco quindi variegati bouquet o oppure fiori singoli dalla forma interessante, più classica.
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