The Beauty Chase – I testi del catalogo 7

Le opere di Jacqueline Ryan a The Beauty Chase

Le opere di Jacqueline Ryan a The Beauty Chase

Ci siamo, ultimo giorno della mostra The Beauty Chase a Lille, Espace le Carré e ultima puntata dei testi del catalogo! Grazie a tutti.

Jacqueline Ryan

Jacqueline Ryan

Jacqueline Ryan
La sua ispirazione nasce dal suo osservare la natura: sarà forse perché cresciuta in una zona verde appena fuori Londra e il fatto che le passeggiate nei prati fossero uno dei suoi svaghi preferiti. Ma è un Osservare con la O maiuscola e con uno sguardo duplice. Da un lato coglie l’estetica del mondo naturale nel suo complesso – per lei fatto di colori e di una solarità gioiosa – dall’altro guarda da vicino, con interesse quasi scientifico, la struttura e la forma dei piccoli insetti e dei fiori. Ciò che la interessa non è tanto la forma finale di ciò che osserva, ma le sue componenti più piccole. Ed è così che le piace scomporre e ricomporre e moltiplicare. Parte da uno schizzo e poi da un modellino di carta per realizzare opere che richiedono migliaia di ore.

Maria Cristina Bellucci a The Beauty Chase

Maria Cristina Bellucci a The Beauty Chase

Maria Cristina Bellucci
Sono prismi? Sono murrine veneziane? No, sono matite, quelle classiche che usano i bambini. Quelle di legno chiaro e con la mina colorata, quelle che, il primo giorno di scuola, quando erano ancora intatte nell’astuccio, facevano sognare mondi variopinti anche ai bambini delle generazioni passate. L’artista trasforma questi semplici oggetti pieni di sogni infantili, mettendoli insieme e lavorandoli come un unico pezzo di legno dal cuore variopinto con tecniche di oreficeria e “falegnameria”.

Helen Britton

Helen Britton

Helen Britton
Se avessero detto a quei gioiellini senza valore – quelli che si potevano comprare sulle bancarelle, alle fiere, nei mercatini – che un giorno lontano sarebbero stati componenti di un’opera di Helen Britton, sarebbero arrossiti per un gesto di così alta  considerazione. La conchiglietta,  la perlina di plastica o quella di vetro con il calciatore… diventano ora uno dei tanti elementi dell’opera ora elemento attorno al quele l’opera è costruita, come accade per la giovane promessa del calcio-perla in formato mignon. Il gesto dell’artista è un dosaggio perfetto e pieno di ottimismo di un sereno sguardo sul passato, e di una composizione architettonica piena di maestria.

Big Star di Helen Britton, un piccolo grande calciatore

Big Star di Helen Britton, un piccolo grande calciatore

Stefania Lucchetta a The Beauty Chase

Stefania Lucchetta a The Beauty Chase

Stefania Lucchetta
Strutture aeree: potrebbero essere ponti, acquedotti, pilastri, gli anelli di Stefania Lucchetta sono minuziose costruzioni architettoniche in cui i materiali scelti – il titanio, la stellite, la resina bio-compatibile – e le moderne tecnologie, sono un binomio inscindibile. Per realizzarli non sono le tecniche tradizionali del “fatto a mano”, ma la “macchina” che l’artista predilige. Prima si serve di un software sofisticato per elaborare il progetto e poi di una “fotocopiatrice in 3D”, facendo un uso artistico di uno strumento che ha generalmente applicazioni tecniche. Da qui le opere emergono compiute, ma ancora imperfette e alla quali la mano dell’artista darà la purezza finale della forma.

Stefania Lucchetta

Stefania Lucchetta

Valeria Accornero

I am a journalist with a passion… in this online space I describe what I see and what I love about contemporary jewellery: its artists, the art works and the places. I share my personal notes, creating a sort of "newspaper" of what I recon is most worthy

Related Posts

Discussion about this post

  1. paola says:

    mi sarebbe piaciuto vedere la mostra, ma se non altro mi sono goduta il tuo ‘reportege’-un grande, bellissimo lavoro, grazie!

Leave a Reply

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.