Effetto titanio
Sono stata a trovare Cristina Rotondaro che disegna i suoi gioielli con il marchio Eka (che vuol dire Uno in sanscrito) che si ispirano spesso ai monili tradizionali di altri Paesi e altre culture. Aggirandomi tra le vetrine del negozio – in centrissimo a Roma, vicino a piazza di Spagna – ho visto questo anello qui sopra dai riflessi particolari tra il viola e il verdastro. All’inizio credevo che fosse titanio…
Cristina mi spiega che l’effetto è dato da una tecnica di rivestimento che si chiama PVD. In questo caso è applicata su argento. Con procedimento industriale si deposita una specie di pellicola sopra l’oggetto per renderla più resistenti ai graffi e all’usura (ci ricoprono la lama dei coltelli, per esempio).
Se andate anche solo a vedere su Wikipedia c’è una paginona che spiega questo Physical Vapor Deposition. Ne avevo sentito parlare, ma non credevo che potesse essere colorato così. Se ho letto bene su un altro sito mi sembra di capire che comunque un po’ il titanio c’entra perché in molti casi il rivestimento è di nitruro di titanio. Forse è proprio questo anche per l’anello “elastico” della foto qui sopra che ha di base l’oro bianco?
PS Guardate. Cristina ha disegnato lì per lì questo gioiello dedicandolo al blog. È un orecchino!
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