L’Air du Temps à Paris
À Paris c’è chi ha chiuso (alla fine del 2012) come la galleria Hélène Poréé di rue de l’Odéon. I proprietari affermano però di continuare ad esistere, in forme diverse, per promuovere ed occuparsi di arti applicate.
C’è chi come la NextLevel Galerie (arte contemporanea, design e fotografia…) si apre al gioiello e inaugura una collaborazione con l’artista concettuale e curatore Benjamin Lignel che presenta How do you like me now fino al 20 aprile. A sua volta Lignel invita come guest artist lo svizzero Kiko Gianocca visto a Schmuck 2012 e di cui vi avevo già parlato in occasione della scorsa edizione di Collect di Londra.
Lignel si interroga sul corpo e le sue modificazioni, e su quelle protesi velleitarie che vogliono ricreare qualcosa di innaturalmente naturale (basti per tutti questo becco prezioso che trasforma un piccione in un raro Dodo).
Altro binomio e altra collaborazione è quella di Corrado De Meo che espone nel negozio parigino (9, rue Guénégaud, 75006) della fantasiosa e rutilante stilista spagnola Agatha Ruiz de La Prada nella mostra Les Sonorités de la couleur dal 22 febbraio fino al 15 marzo.
C’è chi poi arriva in forze da Londra con l’intenzione, chissà, di mettere radici: sono dieci artisti che vivono nel Regno Unito e che non hanno mai esposto in Francia. Ora lo fanno alla Galerie Elsa Vanier (7 Rue du Pré aux Clercs, 75007) che celebra i dieci anni di vita con una mostra dal titolo ottocentesco: Un printemps anglais (promossa e supportata dalla Goldsmiths’ Company) dal 22 marzo al 30 aprile.
Questi gli artisti: JACQUELINE CULLEN, JO HAYES-WARD, SARAH HERRIOT, CATHERINE HILLS, JOSEF KOPPMANN, LUCY MARTIN, KAYO SAITO, RIE TANIGUCHI, KAROLA TORKOS, YEN.
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