
Intendo in questo caso i Paesi scandinavi: la Svezia è
In the Forest, una foresta buona e sana o cattiva e avvelenata come una mela pericolosa. Una foresta di palloncini bianchi nel cui sottobosco si svela il lavoro di quattro artiste che già l’anno scorso avevano presentato insieme Pernilla Persson, Hanna Liljenberg, Kay Roy Andersson e Sanna Svedestedt.

Una bella atmosfera di festa dal gruppo di 12 artisti norvegesi KLINK (che lavorano tutti il metallo). Scopro che
klinke in norvegese vuol dire chiavistello. Ognuno di loro ha una chiave tutta sua per aprirlo. Spettacolari, di Anna Talbot, i collier con pendenti della dimensione di un orologio a cucù che ti raccontano, in una scenetta realizzata dentro la scatola dei biscotti della nonna, le vicende del lupo e di Cappuccetto rosso.

Romantiche le Miss m’ama non m’ama di Benedicte Lyssan che si fanno talmente minuscole che vanno a staccare personalmente i petali dalla margherita.

Belle le zanzarone design in abito rosso di Kjetil Aschim. Non sono gioielli, troppo grandi. Invece non si capisce se siano quadretti o enormi spillone i lavori di Ingrid Holand che hanno i colori e l’idea della terra e del muschio.
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