Una visione newyorchese

Avete tempo, ma non così tanto quindi cominciate a organizzarvi per andare a vedere la mostra Barbara Paganin – Memoria Aperta che si chiude a Palazzo Fortuny a Venezia il 14 luglio. Non solo ve lo dico io (troppo ovvio poiché ne sono la curatrice) ma anche The New York Times uscito il 19 giugno ne parla: “Each brooch is a kind of Lilliputian shrine to the nameless, long-forgotten person or persons depicted, adorned with porcelain good-luck charms in the form of hippopotamuses, mice, frogs, badgers and rabbits, ivory elephants and giraffes; minuscule metal shoes, dresses and utensils that once furnished dolls’ houses; and decorative elements from old jewelry, such as emeralds, sapphires, rubies and opals“. Se cliccate poi sul nome del giornale vi leggete tutto l’articolo.

La stessa spilla nella visione onirica della fotografa Alice Pavesi Fiori
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